8 cose che non sapevi di La Réunion

8 cose che non sapevi di La Réunion

Conosci quest’isola dell’oceano Indiano unica per la varietà di paesaggi naturali ed influenze culturali?

  1. È un dipartimento francese d’oltreoceano, qui puoi arrivare con la carta di identità.
    Fu occupata dai francesi nel 1642, il re di Francia Luigi XIII di Borbone la soprannominò Île Bourbon dedicandola alla propria famiglia. Fu ribattezzata Réunion durante la Rivoluzione francese per ricordare una riunione avvenuta durante la marcia sul palazzo dei sovrani francesi, il 10 agosto 1792. Dal 1946 è parte del dipartimento d’oltremare francese ed è rappresentata con deputati e senatori all’assemblea nazionale.

     

  2. Qui è presente uno dei vulcani più attivi al mondo, il Piton de La Fournaise (2632m s.l.m.), il cui cratere è raggiungibile a piedi e che ha originato la Grand Brûlé, un’area particolarissima di colate laviche solidificate che degradano nella costa orientale. Nel 2003 sono state fatte simulazioni dello sbarco umano su Marte nell’area del cratere, per la similitudine del paesaggio!

     
  3. La vaniglia è arrivata ai giorni nostri grazie a uno schiavo di Riunione
    Agli inizi del 1800 viene introdotta nell’isola di La Réunion l’orchidea messicana Vanilla planifolia. usata dagli Aztechi per profumare una bevanda a base di cacao. In primis, viene portata dai conquistadores spagnoli in Europa e i francesi, affascinati dal suo dolce aroma, decidono di coltivarla a La Réunion, un tempo chiamata isola Bourbon. Ed è proprio facendo riferimento alle sue origini che nel 1964 la vaniglia prodotta nell’Oceano Indiano prende il nome di vaniglia Bourbon.

    Per oltre venti anni, le liane di vaniglia piantate rimasero sterili perché nessun insetto o uccello era in grado di impollinarne i fiori. Nel 1841, Edmond Albius, un giovanissimo schiavo, scopre il segreto della fecondazione manuale del fiore assicurando il futuro di questa coltivazione.

     
  4. Qua si festeggia la fine della schiavitù nell’isola
    Il 20 dicembre 1848 è una data fondamentale per la storia dell’isola: in questo giorno la schiavitù viene abolita e da allora ogni anno viene celebrata la “Festa Kaffir” dal popolo della Riunione che testimonia quello che hanno vissuto tutti questi uomini e donne schiavi, in modo che la loro storia venga ricordata. L’espressione creola Fèt Kaf significa “Fête des Cafres”, essendo i Cafres i discendenti degli schiavi neri. Il Fèt Kaf è un messaggio di tolleranza e fraternità celebrato da tutti gli isolani della Riunione ovunque sull’isola.

     
  5. Qui esiste l’albero portafortuna il Ruizia cordata, un tempo utilizzato nella produzione dei talismani.
    Detta anche Le Bois de senteur blanc, questa pianta delle Malvacee è protetta e a rischio scomparsa. Riconoscibile dalle foglie argentate ed i fiori rosa, porta fortuna secondo le tradizioni popolari tanto che a volte si trovano delle monete ai piedi di quest’albero che vengono lasciate in cambio di una foglia o della risposta ad una domanda posta. Lo stesso veniva utilizzato per produrre talismani o amuleti protettivi per scacciare gli spiriti maligni, il malocchio e aiutare a sconfiggere le malattie. Leggende narrano che questo albero sia anche capace di cantare allo scoccare di mezzanotte e mezzogiorno.

     
  6. È la patria della cultura creola, terra di contaminazioni tra popoli.
    La diversità culturale è da sempre valore aggiunto e la singolarità di questo luogo è senz’altro il miscuglio di genti che convivono nella regione, una mescolanza etnica che rende l’isola unica al mondo. In parte eredità della triste storia di colonialismo e schiavitù, in parte per via delle attività commerciali del passato e del presente la presenza nell’isola di europei, africani, cinesi, indiani rappresenta un enorme patrimonio sociologico. Le diversità etniche e religiose, nella esemplare e pacifica convivenza, hanno innescato negli abitanti un bisogno di identità comune che ha originato la cultura creola. Si è evoluta dunque nel tempo questa tradizione che include influenze e genealogie di paesi lontani e molto diversi tra loro. La visita dei centri abitati creoli con le case tipiche a volte raggiungibili solo a piedi, è ancora un’esperienza unica e senz’altro non può mancare la degustazione di specialità creole come il Bol Renversé, un piatto gustoso e completo che consiste in strati sovrapposti di uova, riso, verdure e carne.

     
  7. Ci sono villaggi nel cuore dell’isola raggiungibili solo a piedi.
    Peculiarità di Reunione è la presenza di tre grandi crateri che costituiscono un paesaggio unico di valli profonde e picchi frastagliati rivestiti di folta vegetazione chiamati cirque di Cilaos, Mafate e Salazie. All’interno del cirque de Mafate, patrimonio UNESCO sono presenti 9 villaggi raggiungibili solo a piedi chimati “îlets” come ad esempio dello di La Nouvelle, probabilmente antico insediamento di schiavi fuggiti alla tirannia dei coloni e che in anni più recenti ha raggiunto il centinaio di abitanti che vivono qua tutto l’anno. Il villaggio, situato a 1450m di altitudine nel centro del cratere su un verdissimo altopiano, ospita una scuola con 2 classi, una graziosa cappella, deliziose abitazioni tradizionali ed una decina di lodge che accolgono ogni anno migliaia di escursionisti. Qui il tempo sembra essersi fermato e la vista sull’ambiente circostante è davvero incredibile!
     
  8. Ci torniamo nel 2025 dal 18 al 26 aprile!
    Qui il programma dettagliato