Appunti del viaggiatore consapevole: Zanzibar, paradiso naturale

Appunti del viaggiatore consapevole: Zanzibar, paradiso naturale

 Zanzibar: spezie colorate, paradisi naturali e spiagge da sogno

Zanzibar, questa sconosciuta. Si tratta di piccolo arcipelago situato nell’Oceano Indiano, a 50 km dalla costa orientale della Tanzania e pochi gradi a sud dell’equatore. L’arcipelago di Zanzibar ha due isole principali, Unguja (detta anche Zanzibar) a sud, e Pemba a nord, e oltre quaranta isole minori alcune delle quali disabitate.

Crocevia di popoli e dominazioni diverse

Abitata da popolazioni provenienti dall’Africa orientale, già dall’XI secolo Zanzibar fu teatro di una rapida espansione commerciale araba e persiana e fu l’estremità di una rete commerciale che toccava persino l’India e la Cina. I colonizzatori si miscelarono alle popolazioni native generando la cultura swahili che riflette la complessità della storia dell’area e il contatto fin dall’antichità con le civiltà del mediorientali ed asiatiche. La lingua swahili unisce influssi bantu, arabi, persiani ed europei grazie ad inglesi e tedeschi che utilizzarono Zanzibar come scalo commerciale già dal XVIII secolo.

zanzibar

Le mille aromatiche spezie

Cocco, banane e riso sono tra gli ingredienti più utilizzati nella cucina zanzibarina ma vere le protagoniste della tradizione isolana sono le spezie. Zanzibar, infatti, è tra i maggiori produttori al mondo di chiodi di garofano. Tra le tante curiosità: i chiodi di garofano non hanno nulla a che fare con la pianta di garofano, l’accostamento deriva dalla forma simile a un garofano che hanno i boccioli dei fiori una volta essiccati. Infatti, la spezia è costituita proprio dai boccioli fiorali raccolti ed essiccati.

E sapevate che la vaniglia è un’orchidea? L’interesse di questa spezia è legato ai suoi frutti, comunemente detti baccelli, che devono avere una lunghezza almeno di 15 cm. Durante l’escursione dedicata alle spezie potrete conoscere come si coltivano le piante di cannella, dalle quali viene estratta la corteccia sotto forma di profumate stecche o l’utilizzo migliore dei semi di cardamomo e le proprietà di coriandolo, cumino, sesamo, noce moscata, curcuma…

 

Leopardi fantasma, tartarughe giganti e la “scimmiette” endemica

La vera attrazione del mondo animale di Unguja è il colobo rosso di Zanzibar, un piccolo primate di abitudini vegetariane tra i più rari al mondo. Un terzo dell’intera popolazione mondiale si trova nella foresta di Jozani. Davvero interessante è la storia del leopardo di Zanzibar, fino a pochi anni fa ritenuto estinto a causa delle persecuzioni da parte dell’uomo. Nel 2017 però, è arrivata una notizia inattesa, un filmato effettuato con una videotrappola nel Parco Nazionale ne avrebbe ripreso un individuo alimentando una flebile speranza per questo elegante felino.

E sapete cosa lega l’arcipelago delle Seychelles a Zanzibar? Si tratta della colonia di tartarughe giganti che vive sulla piccola Prison Island, un’isola minore dell’arcipelago di Zanzibar. Le più anziane hanno quasi 200 anni e sarebbero state portate sull’isola dal sultano di Zanzibar come ornamento. O forse sono state un dono del governatore britannico delle Seychelles…in ogni caso la loro imponente mole e l’indole tranquilla vi incuriosiranno sicuramente…

 

Le mangrovie, custodi del litorale, e le coltivazioni di alghe rosse

Passando al mondo di piante ed alghe, davvero suggestivi sono i mangrovieti. Si tratta di una vera e propria foresta in cui piante dal fusto legnoso si sviluppano sui litorali costieri nelle aree periodicamente sommerse dalla marea. Queste piante tropicali rimangono spesso coi “piedini a bagno”: le loro radici infatti si sviluppano sott’acqua e riemergono nei momenti di bassa marea proteggendo la fascia litorale dall’azione erosiva delle onde marine.

Interessante, infine la coltivazione di alghe rosse. Fatte crescere in filari, usando come sostegno canne di bambù, sono successivamente essiccate e destinate all’esportazione. Che ci faranno mai vi chiederete? L’utilizzo prevalente è per ottenere l’addensante noto come carragenina presente nell’industria alimentare e dei cosmetici.

In conclusione, godetevi l’arcipelago ma ricordate di sostenere l’economia locale acquistando da piccoli artigiani, pernottare in alloggi gestiti da zanzibarini, rispettate i costumi locali. La maggioranza della popolazione è musulmana per cui è buona regola per le donne girare con le gambe coperte e magliette non troppo scollate e per gli uomini avere sempre indosso la maglietta quando non vi trovate al mare.

E’ ottima abitudine non prelevare sabbia dalle spiagge neppure in piccole quantità, di non danneggiare né acquistare coralli né oggetti di artigianato realizzati con parti di animali anche per evitare pesanti multe alla dogana. E ricordatevi che a Zanzibar vale il motto “pole, pole“, elogio della lentezza!

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