Fototrappolaggio: la vita segreta dei Mammiferi nostrani

Fototrappolaggio: la vita segreta dei Mammiferi nostrani

Fuori dal nostro “nido” che così bene abbiamo imparato a conoscere in questi mesi, esiste tutto un mondo di relazioni e segnali in cui noi siamo solo ospiti.

Sempre più distratti e meno consapevoli delle presenze che lo popolano.

Non parliamo di fantasmi ovviamente ma degli animali che si muovono durante la notte.

Tra questi, i più elusivi e sfuggenti sono i mammiferi.

Volpe (Vulpes vulpes) ripresa da fototrappola

 

Il comportamento notturno di questi animali secondo diversi studi scientifici deriverebbe proprio dall’ingombrante (e spesso per loro mortale) presenza umana.

Caccia, persecuzione o semplicemente disturbo legato alle attività umane hanno fatto si che l’orario dal tramonto all’alba fosse il momento di maggior attività da parte di quasi tutte le specie di mammiferi “nostrani”.

E così, è proprio durante la notte che va in scena un duello fatto di corse sfrenate e inseguimenti tra prede e predatori. O che, sempre in orario serale, avvengano parti, accoppiamenti e movimenti alla ricerca di cibo.

Cinghiali (Sus scrofa) “striati” ripresi da fototrappola

I segnali di queste avventure sono visibili anche in pieno giorno per coloro che hanno la capacità di osservare: tracce di scavo da parte di un cinghiale, le “latrine” del tasso, la brucatura del capriolo ai danni di un alberello, ciuffi di pelo di volpe intrappolati su una recinzione. O ancora nocciole rosicchiate da un moscardino, le tracce di una faina sul fango molle o magari i resti di un animale predato da parte di un lupo.

Oltre a queste prove visive ci sono i segnali olfattivi: noi esseri umani difficilmente riusciamo a coglierli per via del nostro odorato poco affinato e non più allenato alla lettura di queste tracce di presenza.

Scaricamento delle immagini scattate dalla fototrappola

 

Da qualche tempo però la tecnologia ci viene in aiuto grazie alle fototrappole, fotocamere che si attivano grazie a sensori termici di movimento, collegati a luci led infrarosse che permettono di scoprire questo mondo segreto e le incessanti attività dei suoi abitanti.

E allora, posizionare la fototrappola in un punto di passaggio obbligato per gli animali più grandi o in prossimità dei sentieri più trafficati può regalare interessanti scatti e filmati come quelli che trovate in questi articolo fatti da Francesco e Raffaella a pochi passi dal centro di Pesaro…

Pietro Spadoni

Istrice (Hystrix cristata) ripreso da fototrappola