Riserva Naturale del Monte San Vicino, il “vulcano” dell’Appennino

Riserva Naturale del Monte San Vicino, il “vulcano” dell’Appennino

Riserva Naturale del Monte San Vicino, il “vulcano” dell’Appennino

Il Monte San Vicino (dal latino vicilinus, vigile) è un monte diviso tra le province di Ancona e Macerata. Appartiene alla dorsale più esterna della catena Appenninica Marchigiana, ed è l’elemento di maggior spicco, non soltanto visto che è tra le cime più alte (1479 m), ma anche perché è visibile da quasi ogni punto del territorio circostante. La tipica forma a “vulcano” ne fa un elemento ben distinguibile e riconoscibile e come tale ha sempre rappresentato per l’intero territorio il primo punto di riferimento.

Le testimonianze storiche, architettoniche, culturali e religiose presenti ne sono la prova concreta. Non da ultimo è da ricordare che il territorio del San Vicino ha avuto il privilegio di “ospitare” San Romualdo, monaco benedettino fondatore dell’ordine dei camaldolesi. In tale luogo il Santo lasciò la vita terrena nel 1027. Per vari secoli le sue spoglie restarono sepolte nell’abbazia di Valdicastro poco distante dal Monte San Vicino, per essere poi spostate e custodite ancora oggi nel duomo di Fabriano

monte canfaito

Elcito, il “paese del vento”

Annoverata tra le località più caratteristiche ed interessanti del comune di San Severino Marche, sorge su di uno scoglio alto e dirupato a 821 m. di altezza il borgo di Elcito, sito alle pendici orientali del Monte San Vicino. La sua ubicazione fa agevolmente intuire il suo passato come castello, conservando aspetti inconfondibili di una rocca medioevale. Dalla piazza antistante la chiesa è possibile volgere lo sguardo sulla Val Fucina e scorgere le pendici dell’altopiano di Monte Canfaito e la località chiamata “Abbadia di Elcito” che si riferisce alla chiesa di Santa Maria di Valfucina.

Il comprensorio del Monte San Vicino offre tantissimi itinerari naturalistici, storici e religiosi, sentieri immersi in splendide faggete, tra immense distese fiorite, o lungo canaloni rocciosi. Da qui è possibile godere di meravigliosi panorami muovendosi tra abbazie ed eremi, praticando trekking, Mountain Bike ed escursioni verso il bacino del fiume Esino e il bacino del fiume Potenza.

Gastronomia e Attività

Tra le specialità enogastronomiche del massiccio segnaliamo: il Ciauscolo, la “nutella” dei salami, ovvero un gustosissimo salume da spalmare, il salame lardellato, la coppa di testa e la lonza. E ancora la Melata di Quercia, un secreto degli afidi lavorato dalle api amarognolo e molto apprezzato; i famosi vincisgrassi (simili alla lasagne) e tra i dolci ricordiamo la crescia fojata, uno strudel ricco di noci, uva secca, fichi secchi e mele e la frustenga, tra i cui ingredienti annovera la dolcissima sapa, mosto d’uva condensato. Tra i vini più rinomati ricordiamo il Verdicchio di Matelica e la Vernaccia elcitoCerretana ottenuta da una varietà autoctona di vite. Il Monte San Vicino è una meta ideale per la pratica di escursioni, trekking naturalistici ed acquatici, passeggiate a cavallo.