14 Lug Parco Naturale del Monte San Bartolo, sfumature tinte di giallo e blu
Falesia viva e paesaggi rurali
Il Parco Naturale del Monte San Bartolo presenta due ambienti ben distinti: la falesia aggettante sul mare e il versante affacciato verso le colline interne. Fino agli anni ’50 questa parte di territorio attualmente protetto era coltivato anche in luoghi oggi impensabili, ai limiti del mare. La falesia emerge dalle basse acque marine e da strette spiagge ciottolose come un susseguirsi ondulato di speroni e valli, intervallate da pareti a strapiombo.
Essa mostra aspetti geologici di grande interesse, con pesci fossili e rari cristalli di gesso. Nel passato era usata come cava di pietre per pavimentazione che venivano direttamente caricate sulle barche ed esportate verso altre città costiere. Alla base della falesia corre una sottile spiaggia di ghiaia e ciottoli, formata dalla demolizione delle pareti sovrastanti.
Le quote delle colline più alte a ridosso del versante a mare, come il Monte Castellaro o il Brisighella, non raggiungono i 200 metri. Esse permettono un’ampia visione sui paesaggi rurali, in un intreccio tra coltivi, campi abbandonati rinaturalizzati e filari di alberi e siepi, oltre che sui paesaggi del Montefeltro, di San Marino, della Romagna.
Una sorprendente ricchezza floristica
Contrariamente alle aspettative su un’area ampiamente antropizzata, la flora del Parco San Bartolo ci sorprende mostrando un’incantevole ricchezza. Nella zona sopra “Baia Flaminia”, per esempio, è possibile osservare una pianta molto rara, il lino marittimo, unica presenza in tutta la regione. Altrettanto signicative sono poi il giunco e la carota delle scogliere, rintracciabili in poche altre località della costa marchigiana. Nelle zone umide si riscontrano pioppi bianchi, pioppi neri e raramente salici bianchi. Come nell’entroterra, si osservano inoltre le stesse associazioni di boschi misti a quercia e carpino nero.
Trampolino di lancio
Non tutti sanno che il Parco Naturale del Monte San Bartolo rappresenta una via preferenziale per la migrazione dei rapaci e di tante specie di uccelli. Questo è dovuto al fatto che i migratori tendono a seguire le linee costiere soprattutto laddove vi siano rilievi che possono aiutarli nel volo. Sfruttando le correnti di risalita i rapaci riescono a risparmiare energie durante il lungo tragitto. Questo colle costituisce l’ultimo promontorio della costa Adriatica orientato verso nord e risulta pertanto essere un punto di concentrazione per i grandi migratori che seguono la costa e per quelli che attraversano gli Appennini pesaresi.
Arte, storia e cultura
Qui troviamo piccoli borghi di rara bellezza tra i quali, assolutamente da visitare, spicca Fiorenzuola di Focara. Mete estremamente suggestive sono anche il grande Cimitero ebraico e le ville rinascimentali, tra cui Villa Imperiale e Villa Caprile. Nel confinante Comune di Gradara troviamo la rocca e il suo borgo fortificato, una delle strutture medioevali più famose e meglio conservate d’Italia.
Gastronomia
Numerosi i prodotti tipici locali: il brodetto di pesce, gli strozzapreti o i maccheroni alla pesarese, le cresc’tajat di vongole e ceci o fagioli e salsiccia, la crescia di Pasqua. Tra i vini da assaggiare, non possono mancare in tavola il bianco e rosso dei Colli Pesaresi e il Sangiovese.
Attività
Il Parco Naturale del Monte San Bartolo invita alla pratica di trekking, canoa, escursioni a piedi e in Mountain Bike.