14 Lug Parco Naturale del Monte Subasio, le valli di San Francesco
Parco Naturale del Monte Subasio, le valli di San Francesco
Il Parco Naturale del Monte Subasio è costituito dal sistema montano che prende il nome dal monte omonimo, il più famoso dell’Umbria, che sorge quasi isolato all’estremità meridionale della catena limitando, a est, la Valle Umbra e dominandone dai suoi 1290 m di altezza l’ampio paesaggio vallivo e collinare. La tipica forma arrotondata e le cittadine di Assisi e di Spello che si allungano lungo le pendici, rendono il Monte Subasio facilmente identificabile nel panorama della pianura umbra. Lungo il crinale del massiccio si distinguono alcune vette isolate: Monte Subasio (1290 m), Monte Civitelle (1280 m) e la Sermolla (1191 m). Il massiccio separa e insieme collega, come cornice naturale, i centri storici di Assisi, Spello, Nocera Umbra e Valtopina, come elemento unificante del paesaggio.
Fenomeni carsici e testimonianze di grande interesse artistico e spirituale
Le pendici del Monte Subasio sono coperte da zone alberate distinte in tre fasce: la coltura dall’olivo che si estende da Assisi a Spello; la seconda legata a querceti e faggete, la terza costituita da fustaie di resinose, di rimboschimento e dai prativi e pascoli sommitali. Già in epoche remote, le pendici del Monte Subasio furono abitate dall’uomo. Due sono gli insediamenti più rilevanti, Assisi e Spello, che hanno documentate origini romane ma anche numerose tracce degli Umbri. Significativi i fenomeni carsici come grotte, fosse, forre e doline e i tipici mortai (Mortaro Grande, Mortaiolo e Mortaro delle Trosce), grandi “buche” di scompasa d’acqua, il cui appellativo deriva dalla somiglianza con l’omonimo attrezzo domestico.
Il Monte Subasio, sin dal X sec. a.C., ha assunto carattere di sacralità e misticismo per le popolazioni umbre e questi elementi di spiritualità si sono rafforzati e caratterizzati con San Francesco e le presenze del suo ordine monastico, nonché con l’ode del Cantico delle Creature, straordinario documento di ammirazione e di amore per la natura e il Monte Subasio. Nell’area del Parco sono presenti borghi, rocche, ponti, fontanili, chiese, santuari, conventi, abbazie, oratori, edicole che vanno ad incrementare il valore storico ed architettonico del territorio. Il susseguirsi di tutte queste piccole ma interessanti opere, inserite in una cornice a forti connotazioni agricole e rurali, rappresenta una delle maggiori attrattive turistiche del territorio.
Gastronomia e Attività
Il territorio è particolarmente indicato per la produzione di miele, olio extra vergine d’oliva e vini DOC. Rilevante è la presenza di tartufi bianchi e neri. Tra le specialità dolciarie segnaliamo: le Cresciole di Ciccioli, le Fave dei Morti, pasticcini di pasta di mandorle che si preparano il 2 novembre per la commemorazione dei defunti; i mostaccioli, biscotti fatti durante il periodo di vendemmia.
In virtù delle sue caratteristiche geomorfologiche e delle favorevoli correnti d’aria, il Monte Subasio si presta alla pratica di attività affascinanti quali il parapendio e il volo libero. Il Parco è inoltre una delle zone umbre dove la sentieristica è meglio sviluppata, diventando meta ideale per il trekking, escursioni e passeggiate a cavallo.