Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, la terra della “Città del Sole”

Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, la terra della “Città del Sole”

I Sassi e le affascinanti aree calanchive

Il Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello si estende su un vasto comprensorio tra due regioni, le Marche e l’Emilia Romagna. L’elemento morfologico piú significativo dell’area è rappresentato dal netto contrasto tra gli affioramenti calcarei, che formano i principali rilievi, e quelli a prevalente componente argillosa, che danno luogo a un paesaggio dolce e collinare.

Il Sasso Simone è un singolare esempio di enorme “zattera vagante“. L’aspetto da intruso si nota immediatamente quando, nel paesaggio alto collinare, s’incontra questo mastodontico altopiano roccioso. Le sue pareti verticali lo inquadrano con certezza come elemento estraneo alla natura del luogo. In effetti, andando a vedere la sua struttura, ci accorgiamo che è formato da rocce originatesi in mare che hanno imprigionato gli organismi marini che oggi costituiscono questo monte.

_WB08427Sebbene il nome sia un diminutivo del vicino Sasso Simone, il Simoncello è in realtà più alto; arriva infatti a toccare i 1221 metri di altitudine contro i 1204 del Sasso Simone.

Storia e leggende

Alcune leggende sono all’origine del suo nome e narrano di sacerdoti romani, i “semoni”, che vi adoravano i loro Dei o di un eremita, Simone, che vi stabilì la propria dimora. Secondo un cronista del Settecento dalla sua sommità sarebbe stato possibile vedere la costa dell’Adriatico da Venezia ad Ancona. Ad oggi, dal Sasso Simone e dal Simoncello si gode nelle giornate terse di un panorama imponente.

Sasso Simone fu scelto da Cosimo I nel 1565 nel contesto di un disegno politico perseguito a difesa e potenziamento dello stato di Firenze. Egli decise infatti di costruirvi una città-fortezza che verrà denominata “Città del Sole”, toponimo analogo a quello di “Terra del Sole”, l’altra città-fortezza medicea costruita in terra romagnola.

Varietà floristica e faunistica

DSC_2109 (copy)Percorrendo i sentieri del Parco del Sasso Simone e Simoncello ci si accorge dell’estrema diversificazione della vegetazione presente. L’area intorno ai due Sassi, argillosa, è occupata da un bosco a dominanza di cerro, esteso piú di 800 ettari. E’ rilevante la presenza di specie quali Faggio, Carpino bianco e nero, Aceri e Frassino, Sorbo montano e domestico. Sono presenti inoltre boschi a Nocciolo e Acero sul Monte Carpegna e a est del Sasso Simone, che in autunno si tingono di sfumature verdi e rosse.

Oggi il territorio dei Sassi è abitato dalla fauna tipica dell’Appennino centrale e registra la presenza stabile del Lupo appenninico, oggetto in passato di una caccia sfrenata da parte dell’uomo. Il più piccolo e il più diffuso tra gli ungulati è il Capriolo; la sua presenza era sporadica fino a 30 anni fa, mentre ora è si trova in tutto l’Appennino.

Gastronomia

Tra tutti i prodotti tipici spicca il pane. Un pane “speciale” dal profumo e dal gusto d’altri tempi, cotto nel forno a legna. Viene abbinato ai tanti salumi, rigorosamente fatti in casa, o agli insaccati di maiale stagionati, tra cui il celebre Prosciutto di Carpegna. I pregiati tartufi e funghi locali si sposano perfettamente con le paste fatte in case e le carni bovine, allevate localmente. Il tutto da accompagnare coi vini locali quali 8533150559_ced3ae9702_oBianchello del Metauro e Sangiovese dei Colli Pesaresi. Rinomate la Sagra del Fungo di San Sisto e la Sagra del Prugnolo di Miratoio, dedicata a questo profumato fungo prativo.

Attività

La varietà di ambienti e dei paesaggi del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello possono essere scoperte con tante divertenti attività. Tra queste, escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike, nelle vaste praterie del Monte Carpegna, nella grande cerreta del Simoncello o lungo la rete degli antichi sentieri dei borghi.