Parco Nazionale d’Abruzzo, il rifugio dei grandi predatori

Parco Nazionale d’Abruzzo, il rifugio dei grandi predatori

Il Parco Nazionale più antico

Sua Maestà l’Orso, il simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, vi dà il benvenuto nel più antico parco d’Italia, istituito nel 1922.
La sua superficie è compresa per i tre quarti nella provincia de L’Aquila, la parte restante si divide tra le province di Frosinone e Isernia.

Occupata dal mare fino a 170 milioni di anni fa, il territorio si caratterizza geologicamente per la natura calcarea delle sue rocce.
Esse delineano così paesaggi variegati, fatti da doline, grotte, forre.
La presenza della dolomia, roccia impermeabile, dà luogo a pittoresche cascate e corsi d’acqua. 

 

Un’oasi verde

La morfologia del territorio è complessa, passando dai rilievi montuosi ad ampi altipiani o suggestivi pianori carsici.
I terreni boscati costituiscono circa il 60% della superficie protetta, di cui la tipologia forestale più presente è rappresentata dalle faggete.
Peculiare è la presenza del Pino Nero di Villetta Barrea, varietà esclusiva del Parco, e del Pino Mugo, un interessante relitto glaciale.

Tra le particolarità floristiche spiccano il giaggiolo (Iris marsica) e la scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus), che fiorisce negli angoli più nascosti tra maggio e giugno.

 

Il regno dell’Orso Bruno Marsicano

Il più famoso tra gli animali del Parco è sicuramente l’Orso Bruno Marsicano. E’ un “gigante” prevalentemente erbivoro, presente esclusivamente in Italia centrale.
L’avvistamento dell’orso non è facile, ma si possono incontrare i segni della sua presenza, come le orme o le grosse pietre rivoltate per cibarsi degli insetti di cui è ghiotto.

Tra i protagonisti della fauna del Parco ci sono anche Cervi e Caprioli, reintrodotti negli anni ’70 in seguito alla loro scomparsa.
Negli ultimi anni alcuni cervi sono diventati molto più confidenti e li si può incontrare anche di giorno nei pressi di giardini o strade provinciali.
L’Aquila Reale riveste poi il posto d’onore tra gli uccelli del Parco, di cui abitano i rilievi più inaccessibili. Cinque coppie sono presenti e avvistabili mentre volteggiano alla ricerca di prede, piccoli mammiferi o uccelli, talvolta giovani camosci.

 

7636734776_b9f39c5dc8_o

 

Gastronomia tipica

Tra i tanti deliziosi piatti tipici abruzzesi, segnaliamo i “maccheroni alla chitarra”, fatti con il singolare oggetto a corde metalliche che ricorda lo strumento musicale.
Le erbe spontanee e gli ortaggi sono regine nella tradizione culinaria abruzzese: tipici sono la zuppa di orapi (spinaci selvatici) e fagioli e gli gnocchetti di acqua, farina ed orapi.

Da annoverare i prodotti legati alla tradizione pastorale e alla transumanza, come le saporite carni alla brace e capretto locali. Tra i formaggi, il delizioso pecorino, la ricotta di pecora, il caciocavallo di mucca, oltre ad un raro formaggio caprino, la Marzolina.
I dolci locali a base di mandorle, tra cui i biscottini di Civitella Alfedena e i torroni di Alvito, 7982007235_a5687ea0b8_osi possono accompagnare con squisiti liquori, come la Ratafià ed il Centerbe.

 

Attività

Oltre alle più classiche attività di trekking e escursionismo, il Parco si presta all’arrampicata sportiva, al canyoning e allo sci di fondo, oltre alle passeggiate a cavallo, con il mulo, e alle bellissime pedalate in mountain bike.