Valle del Foglia, le colline scolpite dall’acqua

Valle del Foglia, le colline scolpite dall’acqua

Valle del Foglia, le colline scolpite dall’acqua


La valle del Foglia si estende dal Monte Sasso Aguzzo 980 m slm in cui il fiume ha sorgente per sfociare dopo un percorso di 90 Km nel mare Adriatico a Pesaro creando il Porto Canale della città. Questo canale di comunicazione, collegando il mare Adriatico al Montefeltro, unisce molti centri di importanza storica tra Pesaro, Urbino e il confine con la Toscana.

3424436248_c5845cdf5f_oLe acque del fiume Foglia sono calme per quasi tutto l’anno con deflusso lento, ricche di sospensioni, fanghi e materia organica. Buona parte della vegetazione originale è sparita, tranne alcune specie comuni che crescono velocemente per la costante disponibilità di acqua. Tra queste diverse specie di salici e il pioppo nero, la canna domestica e la “cannuccia di fiume“. Disseminate qua e là trovano dimora numerose piante da frutto, residuo degli orti che fino agli anni 90 occupavano il “letto di piena”.

3423628139_2a76bd5b7e_oCenni storici e preziosi borghi

Molte sono le opere di interesse storico e artistico che si trovano lungo la valle del Foglia. Sulle sponde del fiume, fino a pochi decenni fa, esistevano dei percorsi che portavano dal centro storico di Pesaro fino alla diga di Mercatale, in vista della famosa fortezza di Sassocorvaro, importante rocca Ubaldinesca posta su uno sperone di roccia dominante la valle del Foglia ed il lago di Mercatale.

Echi del passato provengono anche dal mulino di Pontevecchio (Colbordolo), opera del XVI secolo e appartenuto ai duchi di Urbino. Decisamente più a monte, la splendida torre cilindrica ravennate (VIII°-IX°secolo) di Monteromano, recentemente restaurata, è testimonianza della dominazione bizantina nel territorio e ancora ritroviamo i ruderi dell’antico castello di Lunano, 3423628301_3658e23ced_oalle pendici del mistico Monte Illuminato; il piccolo borgo fortificato di Auditore, sulle pendici del monte San Giovanni, anticamente famoso per la lavorazione del bronzo; il borgo medioevale di Monterone, egregiamente conservato e tuttora abitato e tanto ancora.

Enogastronomia 

Ricette assolutamente da assaggiare sono i passatelli e i cappelletti, in brodo o asciutti, i secondi d’obbligo nel giorno di Natale; le crestajat, sorta di maltagliati corti di farina di mais e grano conditi con lardo, formaggio stagionato e pepe; i tacconi, tagliatelle corte, spesse e irregolari fatte con farina di fave e condite con sugo di pomodoro, olio extravergine d’oliva ed aglio. Tra i vini, merita una menzione il Colli pesaresi, sia bianco che rosso.