05 Mar Weekend d’inverno sui Monti Sibillini
Weekend d’inverno sui Monti Sibillini
Il mio “mini diario” del piacevolissimo viaggio svoltosi in quella parte dei Sibillini che abbraccia i piani di Castelluccio e che mi ha condotto, con un gruppo di simpatici e affiatati compagni d’avventura, a visitare anche due note località alle pendici delle montagne: Norcia e Visso.
“Come sempre, è andata benissimo; quello che fa “Il Ponticello” è più che bello!!!”
Non potevo immaginare che in soli due giorni avrei avuto l’opportunità di vivere un’esperienza oltremodo ricca: luoghi, paesaggi e panorami stupendi e affascinanti (dove tra l’altro non ero
mai stata); bel gruppo, ben assortito, dinamico e allegro; condizioni climatiche variegate, che hanno consentito una visione multiforme dei posti – non male per essere stati fuori poco più di una trentina di ore, comprese quelle della notte e del viaggio.
Giunti a destinazione l’inizio del nostro trekking: la traversata della tratta Serravalle di Norcia – Norcia della ferrovia dismessa Spoleto – Norcia. La giornata è molto soleggiata, l’aria freschissima; nel nostro percorso ci accompagna il fragore dell’acqua del Nera che scorre abbondante; il contesto ci riporta un po’ indietro nel tempo, con qualche sprazzo di vita rurale, un vecchio mulino, un allevamento di bestiame e un fattore con il suo trattore. Concludiamo la nostra “gita ferroviaria” con l’arrivo a Norcia e la visita della cittadina.
La giornata non è ancora conclusa: ci aspetta la camminata notturna sulle sommità circostanti, dove è appena caduta la neve, con il cielo che d’un tratto, dopo una piccola bufera, si apre, diventando immenso e luminosissimo.
Arriviamo poi a Castelluccio, dove alloggiamo e ci ristoriamo.
Una delicata e avvolgente nevicata notturna imbianca leggermente il paese
e ricopre di un cospicuo manto le parti più alte della catena dei Sibillini, consentendo la ciaspolata ad anello della domenica. Affondiamo le ciaspole sulla neve ancora intatta, attraversando una bellissima faggeta, e raggiungiamo un’altitudine di oltre duemila metri, dalla quale spaziamo su paesaggi e scenari veramente unici.
Favoloso il borgo visto dall’alto con lo sfondo del Monte Vettore, che ammiriamo continuamente cangiante: ora avvolto dalle nuvole e da un po’ di foschia, d’un tratto imbiancato dalla neve e poi ben nitido sulla sommità del suo colle.
Accogliente e caldo l’agriturismo che ci ha ospitato; deliziosa la famiglia dei gestori. Cucina con pietanze a km zero; dolci spettacolari! Veramente appetitosi i panini al sacco farciti con la norcineria locale, prodotta in questo territorio dal quale – come noto – si è diffusa la tradizione dei grandi “Mastri Norcini”. Uno di loro lo incontriamo a Visso, lungo il rientro, facendo sosta nei suoi laboratori; del rinomato artigiano delle carni, che più volte ha ricevuto premi e riconoscimenti nell’ambito di concorsi anche internazionali, degustiamo le prelibatezze e le diverse specialità.
Visso, ahimè, l’ultima tappa del ricco e variegato weekend!
Un grazie speciale a Federico, la nostra guida che ci ha regalato una bella compagnia, competenza, conoscenza dei luoghi e dei percorsi, dilettandoci e intrattenendoci con informazioni e curiosità sui posti visitati. Per elevare la sua fama di ottimo chef ed “alchimista”, ad alta quota ci ha deliziato con un apprezzatissimo caffè (per chi ha voluto anche con la moretta, nel rispetto delle sane tradizioni della nostra costa).
E bravissimi anche i fotografi: chapeau per i loro “reportage” e per le loro gallerie di immagini che raccontano tutto nei minidettagli e che hanno immortalato, oltre agli scenari, anche i bellissimi sorrisi di tutti i compagni d’avventura.
Insomma, un insieme di ingredienti ben amalgamati.
Bilancio finale: ECCELLENTE.
Alla prossima!!!
Francesca Capoccia